sabato 26 marzo 2011

Assignment 1

Parliamo di feed.
Come ricevere i feed? La cosa è molto semplice. Andate sul vostro sito di aggiornamento preferito (io ad esempio ho scelto focus) e cliccate sull'icona arancione dei feed che appare di solito in un angolo della pagina. A questo punto vi appariranno i link dei feed delle rubriche a cui volete iscrivevi (io ho scelto Scienza). Prendete l'url ed aggiungetelo alla voce "aggiungi iscrizione" su google reader, o su un altro aggregatore feed. Adesso avrete gli aggiornamenti del vostro sito preferito.
Se volete invece avere i feed di un quotidiano l'operazione è la stessa, soltanto che vi verrà chiesto di iscrivervi (io mi sono iscritto a quotidiano.net de "La Nazione", rubrica salute).
Se volete che i feed appaiano sul vostro blog copiate l'url del feed ed incollatelo sulla striscia che appare dopo aver aperto il gadget "aggiungi feed" del vostro blog.
Spero di essere stato chiaro, comunque se avete problemi contattatemi. Se ci sono riuscito io ci può riuscire chiunque.

venerdì 25 marzo 2011

Il significato del titolo

Vorrei spiegare il perché della scelta del titolo "impossible is nothing". 
Ho riflettuto abbastanza su questo argomento perché il titolo è ciò che rappresenta il tuo blog, che lo definisce, gli argomenti di cui parlerai saranno inerenti ad esso. Ecco, questa frase è un po' la mia filosofia di vita: non arrendersi mai di fronte alle difficoltà e non porsi mai limiti, perché niente è impossibile. Io sono convinto che attraverso l'impegno, la forza di volontà, la determinazione e la tenacia si può ottenere qualsiasi cosa. Se vuoi fortemente una cosa la ottieni e se non ci riesci vuol dire che non ti sei impegnato abbastanza. Io la penso così. Dobbiamo sempre ricordare che volere è potere.
Un saluto a tutti.

giovedì 24 marzo 2011

Focus

Mosè separò le acque. E la scienza spiega come

Mosè
Ingrandisci la foto
Allora Mosè stese la sua mano sul mare di Ivan Aivazovsky (1891)Un team di ricercatori americani ha spiegato scientificamente  uno degli eventi più antichi e misteriosi della storia: la separazione delle acque del Mar Rosso compiuta da Mosè e raccontata nella Bibbia.
(Focus.it, 24 settembre 2010)


La divisione delle acque del Mar Rosso descritta nell’Antico Testamento, operata da Mosè per portare in salvo gli Israeliti inseguiti dagli Egiziani, potrebbe non essere stata un miracolo divino ma… atmosferico.
È questa la singolare, e forse per alcuni blasfema, conclusione alla quale sono arrivati i ricercatori dell’Università del Colorado e del National Centre for Atmospheric Research. Gli scienziati hanno utilizzato una complessa simulazione computerizzata per ricostruire i venti e i moti ondosi che avrebbero dato origine alla lingua di terra asciutta utilizzata dal Popolo Eletto per mettersi in salvo dai loro inseguitori.

La Bibbia ha quasi ragione

Secondo Carl Drews e i suoi collaboratori il luogo dell’incredibile evento non sarebbe però il Mar Rosso, ma un luogo situato più a nord, sul delta del Nilo, nei pressi del Mediterraneo: il lago Manzala.
«I risultati della simulazione coincidono quasi perfettamente con il racconto dell’Esodo» spiega Drews. Un forte vento proveniente da est levatosi durante la notte potrebbe aver respinto indietro le acque di una laguna per uno tempo sufficiente a permettere il passaggio del popolo di Mosè, per poi richiudersi sopra la cavalleria del Faraone.




Fede nella scienza

COSA DICE LA BIBBIA
"Allora Mosè stese la sua mano sul mare e il Signore fece ritirare il mare con un forte vento orientale, durato tutta la notte, e lo ridusse in terra asciutta. Le acque si divisero, e i figli d'Israele entrarono in mezzo al mare sulla terra asciutta; e le acque formavano come un muro alla loro destra e alla loro sinistra."
Esodo 14, 21-22
«La divisione delle acque può essere spiegata con modelli fluido-dinamici» afferma Drews, «il vento sposta l’acqua secondo leggi compatibili con la fisica, creando un passaggio asciutto con l’acqua sui due lati, che improvvisamente si richiude». Proprio come nel racconto biblico.
Drews ha dedicato anni a studiare la storia della traversata e si è basato su antichi studi di geografia che gli hanno permesso di ricostruire la morfologia dell'area e la profondità del Nilo nelle varie zone del delta. Ha poi utilizzato queste informazioni per alimentare una simulazione computerizzata che gli ha permesso di identificare la zona nella quale sarebbe potuto verificarsi lo straordinario evento.

Muri di acqua
Secondo i calcoli di Drews un vento a 100 km/h spirato da est per 12 ore avrebbe potuto creare un corridoio asciutto lungo 3-4 chilometri e largo 5 che sarebbe rimasto aperto per circa 4 ore in una laguna nei pressi della odierna Port Said.
Altri studi condotti in passato avevano ipotizzato che l’arretramento delle acque avrebbe potuto essere provocato da tifone o da uno tsunami ma queste due teorie non combaciano con il racconto biblico: il vento di un tifone non avrebbe infatti permesso agli israeliti nemmeno di reggersi in piedi, mentre uno tsunami non causa una divisione delle acque come quella descritta nei Testi Sacri.

mercoledì 23 marzo 2011

Il mio IDOLO

The beginning

Finalmente ce l'ho fatta, impossible is nothing. Apparte gli scherzi, non ho mai pensato di creare un blog personale, ma ora che l'ho iniziato sto incominciando a capire come funziona questo mondo a me finora sconosciuto ed anche ad apprezzarlo, in un certo senso. In questo spazio parlerò dei miei interessi e delle mie passioni, e se volete potrete condividerle con me ed esprimere le vostre opinioni.
Un saluto a tutti!